Sabato notte e poco sonno
una fatica unica un tormento uno sforzo grottesco teso a un cielo dipinto su un muro -la tua faccia di sabato sera è più triste e fasulla di qualunque altro giorno e adesso è finita è notte –serpenti e vermi in quantità su pareti e sonni tutto il vuoto delle strade tutta la fine in ogni cosa nei tetti sul mare nelle giostre ferme negli alberi morti nel panorama depredato di tutte le sicurezze del mattino e i balconi, il silenzio i panni stesi ad asciugare e ancora bagnati nel gorgoglìo segreto putrescente della notte ormai malata di alba estirpo come tanti cancri ricordi troppo freschi per essere già liquefatti -le orecchie mi risuonano del tizio ubriaco che volevo stendere di quelle meraviglie per niente delle risate finte,...