Amico all’aeroporto
La sua faccia sperduta abbronzata in mezzo all’inverno le valigie piene di abiti fuori stagione gli occhi pieni di città, cene e famiglie nel vento gelido della sera a proteggere l’ultimo tepore di un abbraccio davanti alle partenze Nei piedi la fatica e il dolore di troppi chilometri avanti e indietro chilometri che pochi capiranno a colmare una distanza che ogni anno si fa più grande E noi lì agli arrivi a portare risate e distrazione a muoverci con gentilezza nella terra ancora smossa dai ricordi a dire, senza usare parole, che cercheremo ancora una definizione di casa nel fondo delle nostre domeniche a rammentare che un abbraccio alla fine del viaggio non è tutto ma è già qualcosa. Marco Zangari...