Scrittore Latino Australiano | Marco Zangari
Scrittore italiano emigrato a Sydney, autore di Latinoaustraliana, che racconta la vita dei giovani italiani trasferiti in Australia in cerca di lavoro.
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Ero fuori in balcone in un pomeriggio di fine estate a parlare al telefono con un amico di progetti, del futuro di quando le cose sarebbero iniziate finalmente a girare Un gruppo di uccelli volava intorno all’albero di fronte quando uno di loro si staccò dal gruppo e si mise a planare verso il balcone Forse era impazzito forse aveva fatto male i conti Forse aveva scambiato la porta a vetri per un cielo che fosse solo suo per una volta Quando ci fu la botta ero ancora al telefono con l’amico Feci appena in tempo a vederlo da terra fissarmi stupito sorpreso che fosse andata proprio così poco prima di chiudere gli occhi Lo fissai mentre l’amico parlava ancora di viaggi e...

Quando avevo mostrato il biglietto alla hostess, lei mi aveva indicato la rampa delle scale. Non avevo nemmeno fatto caso che ci fossero delle scale in quell’aereo. Qualcuno, con voce dolce e gentile, mi aveva indicato il mio posto, che era immenso e dotato di qualunque comfort, dal frigobar alla sedia massaggiante. Subito dopo era arrivata la mia hostess personale e si era presentata. Si chiamava Helena ed era spagnola. Mi chiese dove stessi andando, e mi disse che quasi c’era andata anche lei una volta, nemmeno se...

  Ci vuole una grande forza per strapparti ai tuoi sogni nel mattino arrivato troppo presto Ci vuole un grande coraggio per aprire finalmente gli occhi per rinunciare per affrontare Ci vuole una grande pazienza per affrontare il mondo lì fuori senza dimenticare quel che siamo stati quel che potevamo essere Ci vuole davvero poco per cedere al sonno sempre prima per poter essere pronti ogni mattina ad una vita senza più sogni.   Marco Zangari © 2019  www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari  ...

  L’ultimo e il primo come un sonno tranquillo come rifiatare dopo tanto come macchie di sole e vestiti nuovi come corridoio tra stanze lontane nella penombra di un mattino di nuvole come restarsene sdraiati a farsi asciugare il dolore come sinfonie appena abbozzate come anime in cerca di autore come fogli bianchi e fogli pieni come progetti di viaggi e piani di evasioni come i quaranta che aspettano in piedi al ritorno di feste rubate come l’amore da sbatterci la testa e far tornare sempre giovane come famiglie e discorsi in sospeso come lava in mezzo al torpore come pensieri di poesia nel traffico delle nove come...

  Nella fretta di vivere città che avrebbero finito per viverci addosso abbiamo lasciato bagagli e ricordi impigliati in fondo alla gola e abitudini che nemmeno sapevamo locali e vizi preferiti momenti neri e momenti buoni Ogni volta carichi di vestiti & speranze troppo piccoli o troppo grandi alcuni fuori moda dimenticati nell’ultima valigia o da indossare ogni giorno finché non sarebbero finalmente andati bene o finché la nuova città non li avesse ridotti in stracci Ogni volta ripartiamo più grandi o più vecchi più stanchi o più folli di quelli che restano perché anche quando abbiamo perso tutto ci resta sempre un altro biglietto in tasca. Marco Zangari © 2018 www.marcozangari.it Pagina Facebook: Marco Zangari    ...