Paterson
Le parole scorrono come a bordo di autobus lungo viali ampi come sogni e poi stretti, senza respiro – bloccate da ingorghi di significati di preoccupazioni, corrono tra semafori gialli tra la coscienza e la destinazione sempre vaga e lontana e ad ogni fermata ne scende qualcuna ma mai abbastanza le altre restano a bordo pigiate le une alle altre in fremente attesa del loro momento, attente a non saltare la fermata convinte che arriverà l’attimo in cui scenderanno insieme alle altre ed io guido l’autobus come posso osservo le parole nello specchietto retrovisore e so che alcune di loro sedute di fianco sono pronte a scendere mano nella mano e altre in sedili lontani tra loro sole,...