Tutti i post in: Recensioni libri

Noi scrittori, qualora andiamo a una trasmissione, siamo consapevoli che se non gridiamo la gente compra sì qualche tuo libro, ma non abbastanza per andare continuamente nei villaggi Alpitour a trascorrere delle vacanze, perchè, se sei un po’ timido, I telespettatori non si impressionano, pensano già ad altri programmi. Dopo aver letto un bell’articolo su Vice riguardo l’eterna questione dei racconti in Italia (e del perché nel nostro Paese siano considerati genere marginale, quasi per feticisti), avevo voglia di una bella raccolta. Ho quindi deciso di approfittarne leggendo qualcosa...

I fatti avvenuti di recente in Sicilia (…) provavano come in tutta l’isola covasse un gran fuoco, che presto sarebbe divampato; e a rappresentar la Sicilia come una catasta immane di legna, d’alberi morti per siccità, e da anni e anni abbattuti senza misericordia dall’accetta, poichè la pioggia dei benefizi s’era riversata tutta su l’Italia settentrionale, e mai una goccia ne era caduta su le arse terre dell’isola. Ora i giovincelli s’erano divertiti ad accendere sotto la catasta i fasci di paglia delle loro predicazioni socialistiche, ed ecco...

Scrivendo recensioni (soprattutto se a tempo perso, raccontandole al proprio ombelico) il rischio è sempre lì dietro l’angolo: quello di trovarsi a stroncare un autore popolare. Come ti permetti tu, PincoPallino, osar dire qualcosa contro Xxx Yyy? Ma sai quanta strada devi fare per arrivare lì dov’è arrivato/a lui/lei? È chiaro che la tua è solo invidia, torna nell’oscurità astiosa dalla quale provieni, sciocco! L’ho letto davvero in giro, non scherzo. Ciò presuppone che per poter criticare un autore conosciuto tu debba diventarlo a tua volta, sennò zitto e...

Sì. Dimenticheranno. È il nostro destino, non ci si può fare nulla. Ciò che a noi sembra serio, significativo, molto importante, col passar del tempo sarà dimenticato o sembrerà irrilevante. Ed è curioso che noi oggi non possiamo assolutamente sapere che cosa domani sarà ritenuto sublime, importante e che che cosa meschino, ridicolo. E la nostra vita, che oggi viviamo con tanta naturalezza, apparirà col tempo strana e scomoda, priva di intelligenza, non sufficientemente pura, forse addirittura immorale. Anton Cechov Comincia così “Gli anni” (L'Orma), il romanzo della scrittrice francese...

Il libro comincia con un viaggio, e finisce con un altro viaggio. La persona che viaggia è Leo, il protagonista, che altri non è che l’autore, Pier Vittorio Tondelli. Per gli amici, Pier. E lui, Tondelli, ti viene subito da chiamarlo Pier. Forse aveva ragione il giovane Holden: un libro vale qualcosa solo se, una volta finito, ti viene voglia di chiamare al telefono l’autore. Personalmente, un colpo di telefono gliel’avrei fatto volentieri. Però Pier è morto, poco dopo questa libro, e anzi già in questo libro la morte ha...

000000000Eravamo cresciuti con i film americani, con i libri americani, con la cultura americana. Che tu lo voglia o no sei cresciuto qui, chiudi gli occhi e sei in America. La Ruote 66, Steinbeck e i viaggi sognando la California. Kerouac e le sue strade. I western, i fagioli nel deserto. Quante volte li avevamo già mangiati i fagioli nel deserto? L’America non è solo un continente. Non è la terra, le rocce, le spiagge, le sequoie. L’America è un immaginario collettivo, è un lungo sogno che ha...

Ho scoperto che l’uomo più forte del mondo è quello che è più solo. “Un nemico del popolo”   Dopo Hamsun, ho deciso di restare in “zona” per scoprire un autore che avevo sentito citare spesso, ma sconoscevo completamente. E’ così che mi è capitato tra le mani questo “I capolavori” (eNewton Classici) di Henrik Ibsen -norvegese come Hamsun, appunto. Di solito non mi interessa molto leggere opere teatrali, e ho cominciato questa raccolta con quella certezza, sottile e maligna, che ti prende di fronte ad un libro che sai già non...

Sei quel che sei, non sei Fitzgerald e nemmeno Thomas Wolfe. Se vuoi scrivere, ti siedi e scrivi. Non c’è un luogo o un’ora particolare, ti adatti a te stesso, alla tua natura. Posto che uno sia disciplinato, il modo in cui lavora non ha importanza. Se non si è disciplinati, non c’è magico alleato che tenga. Il trucco è crearsi il tempo, non rubarlo, e produrre narrativa. Se le storie arrivano, le scrivi e sei sulla strada giusta. Alla fine ognuno trova la via migliore per sé....

La vendita del tabacco è tornata libera, ma neppure nel fumo riesco a provar gusto, nemmeno un po’. Cosa voglio, perché mai sono così indisponente? Bene la primavera, bene l’estate, ma Dio che situazione stupida! Mi metto a temperare due matite nuove con il coltello, per prepararmi ad un’eventuale spiegazione sublime, ma pare che non ne vogliano venire. La questione è che mi sento sottosopra, sono stanco di me stesso, non possiedo più desideri né interessi, né gioia. Quattro o cinque buoni sensi in letargo e il sesto...

    Everything could work out, that was true, it was possible. As long as he stayed alive. Ho sentito parlare spesso di Elmore Leonard, autore di crime stories super prolifico e saccheggiato da Hollywood (uno fra tutti, “Jackie Brown” di Tarantino). Come detto altrove, le crime stories non sono il mio genere preferito (a parte alcuni esempi, tipo questo), però Leonard è già tra i classici, e in più gode di fama da ottimo dialoghista –e per chi scrive, i dialoghi sono importanti come imparare a mescolare i colori è importante...