Tutti i post in: Recensioni libri

  Che grandi ragioni tu hai, o mortale, di lasciarti così andare a lamenti penosi? Perché piangi e lamenti la morte? Se ti è stata gradita la vita trascorsa prima di adesso, … perché non ti allontani, come un convitato sazio di vita, e accetti nell’animo, o stolto, una quiete senza più ansie? Lucrezio Tante cose sono cambiate negli ultimi anni della mia vita (e se seguite il Morgana, ne sapete qualcosa). Per esempio, per una serie di fatti più o meno simpatici, qualche domanda su cosa c’è dopo me lo sono chiesto. Non che...

  Quello che sto cercando di dire è che il gioco della letteratura funziona solo da digiuni, solo quando hai fame. Solo allora lo spirito si modifica, solo allora il cuore cambia il battito, la carne impara dal sangue, il sangue dall’aria nei polmoni. Il gioco della letteratura è solo per chi non mangia. Il mestiere di scrivere è per chi non ha da mangiare. Il mestiere di leggere è per chi ha la stessa fame di chi scrive. Questo è tutto quello che avevo bisogno di sapere, e...

“Maybe money can’t buy happiness, but it can rent it for a long time” Non sono così sicuro che “Il potere del cane” –il potente drammone sul narcotraffico messicano (e mondiale)- necessitasse di un seguito, ma sono davvero contento che Don Winslow l’abbia scritto. Del “Potere” ho già scritto lungamente sul Morgana (potete leggere la recensione qui), e il discorso resta valido per “Il cartello”, nuova opera dello scrittore americano che fa tornare in scena (in maniera forse un po’ troppo “hollywoodiana”) i due protagonisti della scorsa avventura: l’agente della...

Deliver my soul from the sword; my love from the power of the dog. Premetto al volo un paio di cose: intanto, che questo genere (noir o hard-boiled o poliziesco o comunque vogliate chiamarlo, tanto alla fine esula da tutte queste definizioni e poi spiegherò perchè) non è tra i miei favoriti, anzi non lo leggo quasi mai. Poi, che a questo libro sono arrivato nella maniera forse più improbabile, cioè tramite una citazione in uno dei fumetti del noto disegnatore romano Zerocalcare. Fine delle premesse, passo subito al punto: “Il...

Every long marriage has two hearts, one light and one dark. Here again is the dark heart of theirs. La protagonista di questo romanzo di Stephen King datato 2006 è Lisey (dopo le prime duecento pagine ho smesso di chiedermi come si potesse mai pronunciare), vedova dello scrittore di successo Scott Landon –ancora una volta, proiezione letteraria dello stesso King. Nonostante siano passati due anni dalla morte del marito, Lisey sembra ancora bloccata nel lutto, incapace di tornare ad una vita piena, non ancora pronta a staccarsi dalla figura...

Cosa si ottiene a mettere insieme “Il signore delle Mosche” di Golding, le solite atmosfere post-apocalittiche, e uno degli scrittori più sopravvalutati del panorama letterario nostrano? Un successo commerciale del 2015, of course. Sento parlare di crisi editoriale praticamente da quando ho imparato a leggere. Immagino ci siano una serie di cause (non ultime quelle sociali e culturali) che siano difficili da isolare, e che fanno tutte parte del problema. Di sicuro c’è che, fintanto che continueremo a comprare libri solo affidandoci ai grandi nomi (che ormai, sempre più spesso sono...

  Nel più profondo del suo spirito, Tazaki Tsukuru capì. A unire il cuore delle persone non è soltanto la sintonia dei sentimenti. I cuori delle persone vengono uniti ancora più intimamente dalle ferite. Sofferenza con sofferenza. Fragilità con fragilità. Non c’è pace esente da grida di dolore, non c’è perdono senza sangue sparso sul terreno, non c’è accettazione che non nasca da una perdita. Perché alla radice della vera armonia ci sono dolore, sangue e perdite. Dopo le notti insonni passate sul “Potere del cane” di Winslow, cercavo qualcosa...

Ricalcando i suoi passi provavo pietà, una straziante simpatia per quell'uomo che aveva errato senza meta, anno dopo anno, chiuso nel suo assurdo segreto, un segreto che non poteva confidare a nessuno e che nessuno doveva conoscere, pena la morte. Poi pensavo ai bambini, alle fotografie dei loro corpi scattate all'Istituto di medicina legale: orrore allo stato puro, un orrore tale da costringerti a chiudere gli occhi, a scuotere il capo la realtà.  Avevo sentito parlare di Carrère e avevo sentito parlare di questo suo romanzo, “L’avversario” (Adelphi), diventato...

  È un po’ che manco da queste parti. Ho avuto un’estate (italiana) in mezzo all’inverno (australiano), con una confusione di climi, latitudini e destinazioni di cui parlerò nel prossimo post (sempre che non lo rimandi a Natale). Ho anche una novità importante, che potete vedere qui. Ne avevo già accennato, e ne parlerò bene in seguito. Ha ragione il mio amico Ettore: quando si arriva alle cose importanti, la mia frase tipica è “poi te ne parlo”. Mamma mi ha fatto così, e adesso mi dovete piangere voi. Una cosa che non potevo...