Scrittore Latino Australiano | Marco Zangari
Scrittore italiano emigrato a Sydney, autore di Latinoaustraliana, che racconta la vita dei giovani italiani trasferiti in Australia in cerca di lavoro.
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  Desideravo semplicemente scrivere qualcosa che riflettesse quello che avevo dentro di me. Era una sensazione molto forte che non lasciava spazio ad altro, così mi sono messo seduto al tavolo senza pensare al prima e al dopo, e mi sono messo al lavoro. E mentre scrivevo mi divertivo, provavo una naturale sensazione di libertà. Ancora una volta in ritardo con le recensioni e con una lunga lista da smaltire, ricomincio da “Il mestiere dello scrittore” di Murakami (Einaudi). Come ben sapete, ho una predilezione per l’autore giapponese, e occupandomi...

La mattina dopo ci svegliammo all’alba. Era il gran giorno. Ci dirigemmo verso l’Esplanade, con l’alba che ammiccava in fondo ad un cielo pieno di nuvole bianche, rendendo il tutto epico e sognante. Arrivammo al molo, pieno di navi che facevano escursioni sulla barriera. Ogni cosa che galleggiasse e che riuscisse a portare a bordo almeno un passeggero aveva nomi come “Barrier Express” o “Reef & Sun”. La nostra faceva la sua figura, là in mezzo. Era a tre piani, bianca e blu, solida. Porgemmo i nostri documenti...

Questa mattina sono uscito in giardino ed era lì. Il cielo basso, costretto da nuvole grigie in uno spazio senza respiro, nuvole frustate da un vento adatto a spingere galeoni alla scoperta del mondo e a farci sentire nudi, infreddoliti, nella nostra vita dove tutto ormai è stato scoperto, conquistato e infine rovinato. L’inverno è arrivato anche qui, in questa parte di mondo al contrario. Lo aspettavamo, e ne siamo sempre sorpresi. Non io, però, non stavolta. Quando l’inverno te lo porti appresso, in una serie di momenti e umori...

  destino di gatto steso al sole di ossa lasciate ad asciugare di calendario costretto a saltare i giorni buoni di furti ai galeoni sotto stelle vere e finte con le guardie già pronte in spiagge notturne destino di barchetta carica di tesori nella penombra e un oscillare un oscillare tale che il naufragio sembra l’unico destino possibile. Marco Zangari © 2017...

Se dovessi amare il mio prossimo come me stesso, sarei un serial killer. Partiamo dal presupposto che quando parlo di Tiziano Sclavi, non posso essere imparziale. Ammetto di essere un fan di Dylan Dog della prima ora –quello quando ogni storia era un capolavoro, che già cominciavi a innamorartene dalla copertina appesa all’edicola in quell’appuntamento mensile che era un piacere che non tornerà più. Sclavi non aveva creato solo un personaggio che funzionava o delle atmosfere azzeccate: aveva creato un genere completamente nuovo, qualcosa che non c’era prima in...